Normativa Nazionale || Normativa Internazionale || Regolamneto || Documenti
Normativa Nazionale
Raccolta delle principali norme nazionali in materia di diritti e pari opportunità
- Fonti costituzionali
Costituzione della Repubblica Italiana - Principi Fondamentali, Art. 2, Art. 3, Art. 37, Art. 51 (come modificato dalla legge costituzionale n. 1 del 30 maggio 2003) , art. 117(come modificato dalla legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001)Codice delle pari opportunità
- Diritto di famiglia
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Legge 8 febbraio 2006, n. 54, "Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli"
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Legge 19 maggio 1975, n. 151, "Riforma del diritto di famiglia"
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Legge 1 dicembre 1970, n. 898, "Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio"
Donne e lavoro
- Azioni positive ed imprenditorialità
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Provv. del Min. Lavoro e delle Politiche Sociali del 30 maggio 2006(G.U. n. 160 del 12 luglio 2006), "Programma-obiettivo per la promozione della presenza femminile nei livelli e nei ruoli di responsabilità all'interno delle organizzazioni, per il consolidamento di imprese femminili, per la creazione di progetti integrati di rete"
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D.lgs 11 aprile 2006, n. 198, "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna":
- Libro I, Titolo II, Capo V,artt. 21 e 22 (Comitato per l'imprenditoria femminile)
- Libro III, Titolo I, Capo IV, artt. 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50 (Promozione delle pari opportunità)
- Libro III, Titolo II, Capo I, artt. 52, 53, 54, 55 (Azioni positive per l'imprenditoria femminile)
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D.M. 15 marzo 2001,"Disciplina delle modalità di presentazione, valutazione e finanziamento dei progetti di azione positiva per la parità uomo-donna nel lavoro di cui alla legge 10 aprile 1991, n. 125"
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D.P.R. 28 luglio 2000, n. 314,"Regolamento per la semplificazione del procedimento recante la disciplina del procedimento relativo agli interventi a favore dell'imprenditoria femminile"
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Legge 25 febbraio 1992, n. 215, art. 10 comma 6, art. 12 e art. 13, "Azioni positive per l'imprenditoria femminile"
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Legge 10 aprile 1991, n. 125, art. 11, "Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro"
- Parità di trattamento e di retribuzione
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D. lgs. 11 aprile 2006, n. 198, "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna":
- Libro III, Titolo I, Capo I, artt. 25 e art. 26
- Libro III, Titolo I, Capo II, art. 27, art. 28, art. 29 e art. 30
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D.lgs 11 aprile 2006, n. 198, Libro III, Titolo I, Capo II, art. 35, "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna"
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Legge 9 dicembre 1977, n. 903, art. 14, art 16, commi 2 e 3, art. 17 e art. 19, "Parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro"
- Occupazione, flessibilità, part-time e lavoro notturno
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D.lgs. 10 settembre 2003, n. 276,"Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla Legge 14 febbraio 2003, n. 30" (c.d. "Legge Biagi")
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D.lgs. 26 marzo 2001, n. 151, art. 60,"Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'articolo 15 della Legge 8 marzo 2000, n. 53"
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Circ. Min. Lav. 14 marzo 2000, n. 13/2000, "Nuove disposizioni in tema di ricorso al lavoro notturno - Decreto legislativo n. 532 del 26 novembre 1999"
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D.lgs. 25 febbraio 2000, n. 61,"Attuazione della direttiva 97/81/CE relativa all'accordo-quadro sul lavoro a tempo parziale concluso dall'UNICE, dal CEEP e dalla CES"
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D.lgs. 26 novembre 1999, n. 532, "Disposizioni in materia di lavoro notturno, a norma dell'articolo 17, comma 2, della Legge 5 febbraio 1999, n. 25"
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D.P.R. 8 marzo 1999, n. 70,"Regolamento recante disciplina del telelavoro nelle pubbliche amministrazioni, a norma dell'articolo 4, comma 3, della Legge 16 giugno 1998, n. 191"
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Legge 27 dicembre 1997, n. 449, art. 39, "Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica"
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D.lgs. 23 dicembre 1997, n. 469,"Conferimento alle regioni e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro, a norma dell'articolo 1 della Legge 15 marzo 1997, n. 59"
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Legge 18 dicembre 1973, n. 877, "Nuove norme per la tutela del lavoro a domicilio"
- Tutela della maternità, congedi parentali e conciliazione famiglia-lavoro
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D.lgs 11 aprile 2006, n. 198, Libro III, Titolo I, Capo V, art. 51, "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna"
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D.lgs. 26 marzo 2001, n. 151,"Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53"
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Legge 8 marzo 2000, n. 53,"Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città"
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D.M. 21 luglio 2000, n. 278,"Regolamento recante disposizioni di attuazione dell'articolo 4 della legge 8 marzo 2000, n. 53, concernente congedi per eventi e cause particolari"
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Circ. Min. Lav. 7 luglio 2000, n. 43/2000,"Art. 12, Legge 8 marzo 2000, n. 53, recante disposizioni in materia di flessibilità dell'astensione obbligatoria nel periodo di gestazione e puerperio della donna lavoratrice"
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D.M. 21 dicembre 2000, n. 452,"Regolamento recante disposizioni in materia di assegni di maternità e per il nucleo familiare, in attuazione dell'articolo 49 della Legge 23 dicembre 1999, n. 488, e degli articoli 65 e 66 della Legge 23 dicembre 1998, n. 448"
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Legge 29 novembre 1977, n. 891, "Norme per il rifinanziamento del piano degli asili nido e modifica della legge istitutiva 6 dicembre 1971, n. 1044"
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Legge 6 dicembre 1971, n. 1044, "Piano quinquennale per l'Istituzione di asili-nido comunali con il concorso dello Stato"
- Pubblica Amministrazione
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D.lgs 11 aprile 2006, n. 198, art. 31, "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna"
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D.lgs 30 marzo 2001, n.165, art. 7 e art. 57, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche"
- Forze Armate e Pubblica sicurezza
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D.lgs 11 aprile 2006, n. 198, art. 32, art. 33 e art. 34, "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna"
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Legge 1 aprile 1981, n. 121, art. 25 e art. 36, "Nuovo ordinamento dell'Amministrazione della pubblica sicurezza"
- Donne e politica
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Legge 8 aprile 2004, n. 90, art. 3, "Norme in materia dei membri del Parlamento europeo e altre disposizioni inerenti ad elezioni da svolgersi nell'anno 2004"
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Legge costituzionale 31 gennaio 2001, n. 2,"Disposizioni concernenti l'elezione diretta dei Presidenti delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome di Trento e Bolzano"
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Legge 3 giugno 1999, n. 157, art. 3,"Nuove norme in materia di rimborso delle spese per consultazioni elettorali e referendarie e abrogazione delle disposizioni concernenti la contribuzione volontaria ai movimenti e partiti politici"
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D.lgs. 20 dicembre 1993, n. 533, art. 2 , "Testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione del Senato della Repubblica"
Normativa elettorale regionale
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L.R. Sicilia 20 marzo 1951, n. 29, art 1-bis e art. 14 , "Elezione dei Deputati all'Assemblea regionale siciliana", come modificati dalla L.R. 3 giugno 2005, n. 7
- Maternità consapevole e consultori
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Legge 22 maggio 1978, n. 194, "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza"
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Legge 29 luglio 1975, n. 405, "Istituzione dei consultori familiari"
- Ministero e Dipartimento
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D.P.C.M. 15 giugno 2006,"Delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di diritti e pari opportunità al Ministro senza portafoglio,On. dott.ssa Barbara Pollastrini"
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D.M. 30 settembre 2004
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D.M. 30 novembre 2000
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D.M. 28 ottobre 1997, n. 405
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Direttiva P.C.M. 27 marzo 1997,"Azioni volte a promuovere l'attribuzione di poteri e responsabilità alle donne, a riconoscere e garantire libertà di scelte e qualità sociale a donne e uomini" (c.d. "Direttiva Prodi-Finocchiaro")
Normativa regionale
- Organismi di parità
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D.lgs 11 aprile 2006, n. 198, "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna":
- Libro I, Titolo II, Capo II, artt. 3, 4, 5, 6, 7 (Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna)
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- Libro I, Titolo II, Capo III, artt. 8, 9, 10, 11(Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici)
- Libro I, Titolo II, Capo IV, artt. 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20 (Consigliere e consiglieri di parità)
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D.M. 19 maggio 2004, n. 275, "Regolamento recante norme per l'organizzazione e il funzionamento della Commissione per le Pari opportunità tra uomo e donna"
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D.lgs 31 luglio 2003, n. 226,art. 6, comma 2 e art. 7, comma 1,"Trasformazione della Commissione Nazionale per la Parità in Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna, a norma dell'articolo 13 della legge 6 luglio 2002, n. 137"
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D.lgs 30 luglio 1999, n. 303, art. 5, "Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59"
- Parità di trattamento e non discriminazione
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D.lgs 9 luglio 2003, n. 215,"Attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica"
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D.lgs 9 luglio 2003, n. 216, "Attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro"
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D.R. 26 aprile 1993, n. 122,"Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa", convertito in legge, con modificazioni, dalla Legge 25 giugno 1993, n. 205
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Legge 13 ottobre 1975, n. 654,"Ratifica ed esecuzione della convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, aperta alla firma a New York il 7 marzo 1966"
- Procreazione assistita
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Legge 19 febbraio 2004, n. 40, "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita"
- Sfruttamento e tratta
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D.P.R. 19 settembre 2005, n. 237, "Regolamento di attuazione dell'articolo 13 della Legge 11 agosto 2003, n. 228, recante misure contro la tratta di persone"
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Legge 11 agosto 2003, n.228, "Misure contro la tratta di persone"
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Legge 20 febbraio 1958, n. 75, "Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui"
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Codice penale:
art. 600 (Riduzione e mantenimento in schiavitù o in servitù)
art. 601 (Tratta di persone)
art. 602 (Acquisto o alienazione di schiavi)
art. 604 (Fatto commesso all'estero)
- Violenza
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Legge 4 aprile 2001, n. 154, "Misure contro la violenza nelle relazioni familiari"
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Legge 15 febbraio 1996, n. 66, "Norme contro la violenza sessuale"
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Codice penale:
art. 609-bis (Violenza sessuale)
art. 609-ter (Circostanze aggravanti)
art. 609-quater (Atti sessuali con minorenne)
art. 609-quinquies (Corruzione di minorenne)
art. 609-sexies (Ignoranza dell'età della persona offesa)
art. 609-septies (Querela di parte)
art. 609-octies (Violenza sessuale di gruppo)
art. 609-nonies (Pene accessorie ed altri effetti penali)
art. 609-decies (Comunicazione al tribunale per i minorenni)
Normativa Internazionale
Raccolta di atti normativi e documenti comunitari in materia di diritti e pari opportunità
- Principi Fondamentali
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Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea(Nizza, 2000)
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Trattato di Amsterdam(1997), art. 2, 3, 13, 118, 119, 136, 137, 141 e 251.
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Trattato di Maastricht(1993), art. 119.
- Parità di trattamento in materia di occupazione, impiego, formazione e accesso a beni e servizi
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Direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego
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Direttiva 2004/113/CE del Consiglio del 13 dicembre 2004, che attua il principio della parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l'accesso a beni e servizi e la loro fornitura
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Direttiva 2002/73/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 settembre 2002, che modifica la direttiva 76/207/CEE del Consiglio relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne per quanto riguarda l'accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e le condizioni di lavoro
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Direttiva 2000/78/CE del Consiglio del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro
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Risoluzione del Parlamento europeo del 12 giugno 1997, sulla Comunicazione della Commissione n. 336 del 17 luglio 1996, relativa al "Codice di condotta concernente l'applicazione della parità retributiva tra donne e uomini per lavoro di pari valore"
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Comunicazione della Commissione n. 336 del 17 luglio 1996, relativa al "Codice di condotta concernente l'applicazione della parità retributiva tra donne e uomini per lavoro di pari valore"
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Raccomandazione 92/131/CEE della Commissione del 27 novembre 1991, sulla tutela della dignità delle donne e degli uomini sul lavoro
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Risoluzione del Consiglio del 29 maggio 1990 sulla tutela della dignità degli uomini e delle donne nel mondo del lavoro
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Raccomandazione 87/567/CEE della Commissione del 24 novembre 1987, sulla formazione professionale delle donne
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Direttiva 76/207/CEE del Consiglio del 9 febbraio 1976, relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne per quanto riguarda l'accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e le condizioni di lavoro
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Direttiva 75/117/CEE del Consiglio del 10 febbraio 1975, per il ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative all'applicazione del principio della parità delle retribuzioni tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile
- Azioni positive e processi decisionali
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Consiglio d'Europa, Raccomandazione n. 3 del Comitato dei Ministri agli Stati membri del 12 marzo 2003, sulla partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini ai processi decisionali politici e pubblici
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Raccomandazione 96/694/CE del Consiglio del 2 dicembre 1996, riguardante la partecipazione delle donne e degli uomini al processo decisionale
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Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio del 5 ottobre 1995, concernente l'immagine dell'uomo e della donna nella pubblicità e nei mezzi di comunicazione
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Risoluzione del Consiglio del 27 marzo 1995, riguardante la partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini al processo decisionale
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Raccomandazione 84/635/CEE del Consiglio del 13 dicembre 1984, sulla promozione di azioni positive a favore delle donne
- Tutela della maternità, congedi parentali e lavoro a tempo parziale
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Risoluzione del Consiglio e dei Ministri incaricati dell'occupazione e della politica sociale riuniti in sede di consiglio del 29 giugno 2000, concernente la partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini all'attività professionale e alla vita familiare
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Direttiva 97/81/CEE del Consiglio del 15 dicembre 1997, relativa all'accordo quadro sul lavoro a tempo parziale concluso dall'UNICE, dal CEEP e dalla CES
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Direttiva 96/34/CE del Consiglio del 3 giugno 1996, concernente l'accordo quadro sul congedo parentale concluso dal UNICE, dal CEEP e dalla CES
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Direttiva 92/85/CEE del Consiglio del 19 ottobre 1992, concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento
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Direttiva 86/613/CEE del Consiglio dell'11 dicembre 1986, concernente l'applicazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne che esercitano un'attività autonoma, ivi comprese le attività nel settore agricolo, e relativa altresì alla tutela della maternità
- Parità di trattamento in materia di sicurezza sociale
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Direttiva 96/97/CE del Consiglio del 20 dicembre 1996, che modifica la direttiva 86/378/CEE relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne nel regimi professionali di sicurezza sociale
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Direttiva 86/378/CEE del Consiglio del 24 luglio 1986, relativa all'attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne nel settore dei regimi professionali di sicurezza sociale
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Direttiva 79/7/CEE del Consiglio del 19 dicembre 1978, relativa alla graduale attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne in materia di sicurezza sociale
Molestie, violenze sessuali, e altre forme di discriminazioni
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Direttiva 2000/43/CE del Consiglio del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica
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Direttiva 97/80/CE del Consiglio del 15 dicembre 1997, riguardante l'onere della prova nei casi di discriminazione basata sul sesso
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Dichiarazione del Consiglio del 19 dicembre 1991, relativa all'applicazione della Raccomandazione della Commissione sulla tutela della dignità delle donne e degli uomini nel mondo del lavoro, compreso il Codice di condotta volto a combattere le violenze sessuali
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Codice di comportamento della Commissione, volto a combattere le molestie sessuali
Regolamento C.U.G.
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL’AMMINISTRAZIONE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA
Art. 1
Oggetto del Regolamento
Il presente Regolamento disciplina l'attività del Comitato Unico di Garanzia (di seguito Comitato) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, dell’Amministrazione dell’Università degli Studi di Catania (di seguito Amministrazione), istituito con Decreto Rettorale n. 1181 del 14/04/2015 ai sensi dell'articolo 57 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165 (come modificato dall’articolo 21 della legge 4 novembre 2010 n. 183) e della Direttiva emanata dai Dipartimenti della Funzione Pubblica e per le Pari Opportunità del 4 marzo 2011 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 134 dell’11 giugno 2011).
Art. 2
Composizione e sede
Il Comitato è composto:
• da componenti designati da ciascuna delle organizzazioni sindacali rappresentative, ai sensi degli artt. 40 e 43 del decreto legislativo 165/2001;
• da un pari numero di rappresentanti dell'Amministrazione.
da due rappresentanti degli studenti iscritti ai corsi di studio e da un rappresentante dei dottorandi di ricerca e degli specializzandi, tutti designati dai rappresentanti degli studenti presenti in Senato accademico e in Consiglio di amministrazione; i rappresentanti degli studenti partecipano, con diritto di voto, alle sedute del Comitato, fatta eccezione per quelle sedute in cui vengono trattate questioni inerenti strettamente al benessere del lavoratore.
Per ogni componente effettivo è previsto un supplente.
II Comitato ha sede presso i locali dell’Università di Catania.
Art. 3
Durata in carica
Il Comitato ha durata quadriennale e i suoi Componenti continuano a svolgere le funzioni fino alla nomina del nuovo organismo.
Tutti gli incarichi possono essere rinnovati una sola volta.
I Componenti nominati nel corso del quadriennio cessano comunque dall'incarico allo scadere del mandato del Comitato o alla scadere delle rispettive qualifiche di studenti o dottorandi.
Art. 4
Compiti del Presidente
Il Presidente rappresenta il Comitato, ne convoca e presiede le riunioni, stabilendone l’ordine del giorno anche sulla base delle indicazioni dei componenti, e ne coordina i lavori.
Il Presidente provvede affinché l’attività del Comitato si svolga in stretto raccordo con i competenti organi dell’Amministrazione.
Il Presidente nomina un vice-Presidente, che ha funzioni di supplenza nel caso di assenza o impedimento del Presidente. Il Presidente nomina, altresì, un segretario che ha il compito di redigere il verbale delle sedute del Comitato.
Art. 5
Convocazioni
II Comitato si riunisce in convocazione ordinaria, di norma, almeno quattro volte l’anno.
Il Presidente convoca il Comitato in via straordinaria ogniqualvolta sia richiesto da almeno tre dei suoi componenti effettivi.
La convocazione ordinaria viene effettuata via e-mail almeno sette giorni lavorativi prima della data prescelta per la riunione; la convocazione straordinaria vieneeffettuata con le stesse modalità almeno tre giorni, prima della data prescelta.
La convocazione deve contenere l'indicazione dell'ordine del giorno e la documentazione strettamente necessaria per la trattazione dei relativi argomenti.
Art. 6
Deliberazioni
Il Comitato può validamente deliberare quando sia presente la metà più uno dei Componenti aventi diritto di voto.
Hanno diritto al voto i componenti effettivi, ed eventualmente i supplenti in sostituzione degli effettivi, presenti alla riunione.
Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei voti palesi espressi dai presenti.
In caso di parità prevale il voto del Presidente.
I Componenti impossibilitati a partecipare alle riunioni devono darne tempestiva comunicazione al Presidente ed al Componente supplente (se già designato) o provvedere a indicare un componente supplente per la propria sostituzione. In caso di mancata indicazione o di impedimento o assenza del componete supplente indicato, il componente supplente verrà designato dal Presidente.
Le riunioni del Comitato devono essere verbalizzate in forma sintetica e il verbale è firmato dal Presidente e dal Segretario.
I Componenti possono far risultare a verbale le loro dichiarazioni testuali.
I verbali delle sedute vengono inviati, a cura del Segretario, anche ai componenti supplenti al fine di favorire il loro costante aggiornamento sui temi trattati.
Le deliberazioni approvate sono inoltrate al Rettore e al Direttore Generale per le successive valutazioni dell’Amministrazione.
Il Comitato può deliberare la richiesta di sostituzione del componente che si assenti reiteratamente senza giustificato motivo per più di tre volte; la delibera verrà tempestivamente comunicata all’Amministrazione.
Art. 7
Dimissioni dei componenti
Le dimissioni di un componente del Comitato devono essere presentate per iscritto al Presidente del Comitato stesso, che ne dà anche comunicazione all’Amministrazione per consentirne la sostituzione.
Il Comitato ne prende atto nella prima seduta successiva alla data di trasmissione della lettera di dimissioni.
Il Presidente comunica, in forma scritta, le proprie dimissioni al Comitato e all’Amministrazione.
Art. 8
Commissioni e gruppi di lavoro
Nello svolgimento della sua attività il Comitato può operare in commissioni o gruppi di lavoro
Il Comitato può deliberare la partecipazione alle sedute, su richiesta del Presidente o dei Componenti, di soggetti esterni al Comitato senza diritto di voto.
Il Presidente, sentito il Comitato, può designare tra i componenti un responsabile per singoli settori o competenze del Comitato stesso. Il responsabile svolge le funzioni di relatore sulle questioni rientranti nel settore assegnato e a tal fine cura l’attività preparatoria ed istruttoria, riferisce al Comitato e formula proposte di deliberazione.
Art. 9
Compiti del Comitato
Il Comitato esercita i compiti ad esso spettanti ai sensi dell’articolo 57, comma 3, del d.lgs.165/2001, introdotto dall’articolo 21 della l.183/2010 e della Direttiva emanata il 4 marzo 2011 dai Dipartimenti Della Funzione Pubblica e Per le Pari Opportunità.
Art.10
Relazione annuale
Il Comitato redige entro il 30 marzo di ciascun anno di mandato, una relazione sulla situazione del personale nell’Amministrazione di appartenenza riferita all’anno precedente, riguardante l’attuazione dei principi di parità, pari opportunità, benessere organizzativo e di contrasto alle discriminazioni e alle violenze morali e psicologiche nei luoghi di lavoro - mobbing.
La relazione tiene conto anche dei dati e delle informazioni forniti:
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dall’Amministrazione ai sensi della Direttiva 23 maggio 2007 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimenti Della Funzione Pubblica e per le Pari Opportunità recante “misure per realizzare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche”;
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dal servizio di prevenzione e sicurezza dell’Amministrazione
La relazione deve essere trasmessa ai vertici politici ed amministrativi dell’Amministrazione.
Art.11Rapporti tra il Comitato e l’Amministrazione
I rapporti tra il Comitato e l’Amministrazione sono improntati ad una costante ed efficace collaborazione.
Il Comitato provvede ad aggiornare periodicamente l’apposita area dedicata alle attività svolte sul sito WEB dell’Amministrazione.
Il Comitato può richiedere dati, documenti e informazioni inerenti alle materie di competenza, nel rispetto delle procedure e delle norme vigenti.
Il Comitato mette a disposizione le informazioni e/o i progetti utili agli organismi e Uffici dell'Amministrazione che hanno il compito di formulare proposte e realizzare interventi inerenti argomenti e materie tra quelli di competenza del Comitato stesso.
Art. 12Trattamento dei dati personali
Le informazioni ed i documenti assunti dal Comitato nel corso dei suoi lavori devono essere utilizzati nel rispetto delle norme contenute nel Codice per la protezione dei dati personali di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196.
Art. 13Validità e modifiche del Regolamento
Il presente Regolamento è pubblicato sul sito istituzionale dell’Amministrazione ed entra in vigore il giorno successivo alla data della sua pubblicazione.
Le modifiche al presente Regolamento sono approvate dalla maggioranza qualificata dei due terzi dei componenti del Comitato.
Le modifiche sono pubblicate anch’esse sul sito istituzionale dell’Amministrazione ed entrano in vigore il giorno successivo alla data della loro pubblicazione.
Documenti